lunedì 27 agosto 2012

LO GIURO. NON CAMBIEREI NULLA, NON SPOSTEREI UNA VIRGOLA...

Lo giuro. Non cambierei nulla, non sposterei una virgola; anche se non è tutto così liscio, la superficie è ruvida e a volte taglia le dita.
Lo giuro.
Senza preavviso. E' quello che era e tutte le sue sfaccettature contrastanti che rendono l'aria umida, pressante. Non so come si possa scacciare, non so come sia possibile incastrare tutto quello che è stato con quello che sono, con quello che sarà, con quello che sarò io: uno con lo sguardo che si volta indietro, quasi a scrutare un attimo di pura brezza e quiete.
Quiete smarrita durante il cammino lungo due mesi, perché saranno sempre due mesi, anche quando sarò settantenne saranno sempre due mesi fatti di apparenti stati placidi; e sembrano eterni.
Non farcela. Ti racconterò che due mesi fa…
E poi uscire da questo quadrato, da questo quadro senza cornice, sforzando di contenerti dentro un quadrante. E a volte quasi sento di poter uscire e dire "Tutto bene", come in quei tempi in cui andava davvero tutto bene ma dicevo "Abbastanza". Così, per abitudine, per modo di dire.
E li ho persi i modi di dire, pronuncio frasi spigolose che non hanno consistenza né costanza.
Cosa voglio dire?
Tacere sugli eventi raffermi. Ecco.

A te.

Luca L.



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