venerdì 31 marzo 2017

CITAZIONE 071 (rubrica)



Devo fare tante cose in questo mondo, devo fare tante cose in questo mondo,
devo fare tante cose in questo mondo, devo fare tante cose in questo mondo.
Mi sono perso ora, devo fare tante cose in questo mondo,
mi sono perso ora, devo fare tante cose in questo mondo,
devo farmi i capelli
devo lucidare le scarpe
devo vedere il Superbowl
devo vincere o perdere
devo dipingere le unghie
e piegare la mia cravatta
devo vedere 40 milioni di persone morire.

Mi sono perso ora, devo fare tante cose in questo mondo,
mi sono perso ora, devo fare tante cose in questo mondo,
mi sono perso ora, devo fare tante cose in questo mondo,
mi sono perso ora, devo fare tante cose in questo mondo,
devo leggere un libro
devo bere un bicchiere di vino
devi andare al supermercato, così divino
devo laurearmi presto
devo fare le cose giuste
devo trovarti, comprarti, perderti, scoparti, ucciderti, online.

Mi sono perso ora, devo fare tante cose in questo mondo,
mi sono perso ora, devo fare tante cose in questo mondo,
mi sono perso ora, devo fare tante cose in questo mondo,
mi sono perso ora, devo fare tante cose in questo mondo,
devo lavarmi la mano
devo andare in Svizzera
devo fare un sacco di soldi per diventare il tuo uomo,
sì ho una limousine
ho guance di fuoco
devo continuare a studiare
per diventare un bugiardo.

Mi sono perso ora, devo fare tante cose in questo mondo,
mi sono perso ora, devo fare tante cose in questo mondo,
mi sono perso ora, devo fare tante cose in questo mondo,
mi sono perso ora, devo fare tante cose in questo mondo,
quando cammino giù per la strada
vedo tante persone bisognose.
La mia pancia è piena, ma il mio sguardo è come il ghiaccio,
non dovrebbero essere solo quelle povere persone a pagare il prezzo,
ascoltami fratello,
condividi le tue cose
non quelle che non ti interessano,
quelle che davvero contano per te.
Apri il tuo cuore al mondo,
dai una possibilità alla pace
lascia che questa vita risplenda nuovamente.

Devo fare tante cose in questo mondo, devo fare tante cose in questo mondo,
devo fare tante cose in questo mondo, devo fare tante cose in questo mondo.
Mi sono perso ora, devo fare tante cose in questo mondo,
mi sono perso ora, devo fare tante cose in questo mondo,
mi sono perso ora, devo fare tante cose in questo mondo,
mi sono perso ora, devo fare tante cose in questo mondo,
devo essere l’uomo
devo comprarti un anello
devo fare aprire le ali al nostro amore
devo essere l’uomo più simpatico e leale in città
devo essere me stesso, ma la febbre si è abbassata.
Mi sono perso ora, devo fare tante cose in questo mondo,
mi sono perso ora, devo fare tante cose in questo mondo,
mi sono perso ora, devo fare tante cose in questo mondo,
mi sono perso ora, devo fare tante cose in questo mondo.

Sarò me stesso ora! Sarò me stesso ora! Sarò me stesso ora!
Ti prego, sii te stessa ora! Ti prego, sii te stessa ora! Ti prego, sii te stessa ora!
Ti prego, sii te stessa ora! Ti prego, sii te stessa ora!
E io sarò me stesso! E io sarò me stesso! E io sarò me stesso! E io sarò me stesso!


cantante: Raphael Gualazzi
(dalla rubrica: Citarsi è un po' deprimersi)

venerdì 24 marzo 2017

POSSIAMO FINGERE DI NON AVERE RIMPIANTI? (rubrica)

Possiamo fingere di non avere rimpianti?
possiamo dire, tutto è stato fatto
e i desideri che ci abbandonarono
fu perché lo volemmo. Possiamo
dimenticare invidia e ambizione
e il disprezzo non solo del vile
ma anche del grande e del nobile
che la nostra pochezza svela.

Più non avrai, dice la voce nel buio
una donna che amammo ci respinse
un libro iniziò e fu subito cenere
tradimmo un amico e un nemico ci vinse
c'è un quadro in una stanza nascosta
un animale nel bosco non visto
la più bella farfalla ci volò alle spalle
una porta ci attese invano
e nei migliori ricordi
come nelle fotografie da piccolo
un'ombra vela il sorriso. Un'ombra
incrina la certezza del saggio
la ferocia del guerriero, il languore del satiro
ciò che non avemmo, ciò che ancora manca
in qualche nascosto ripostiglio del cuore
un giocattolo in soffitta, un viso nella folla
e la goccia che stilla dalla grondaia
il vasto mare ricorda. Poi piove
e disseta per un attimo ogni arido sogno.

Nella notte destato all'improvviso
sull'erba umida ora ascolto
la domanda dei grilli e della civetta
perché il mondo è vostro?
Perché temete il buio, che è metà vita?
Io nato a lume di lampada
quella luce non ho scordato
non capisco il terrore che attanaglia
il cittadino, quando si spegne
il macchinario incandescente
che illumina i sui vizi.



Spio la vita degli altri. La mia non guardo più
imbianca il muso del professore
come la biacca del pagliaccio
ogni sua smorfia è triste, ogni suo lazzo cade
a terra come un fazzoletto usato
su, spera. Verrà un giorno danzando
una speranza alla tua porta
sulla slitta nella neve ancora sussurrerai
parole d'a more segrete alla tua amata
come nell'amato racconto.


tratto da: Di tutte le ricchezze (di Stefano Benni)

(dalla rubrica: Il giusto degli altri)

giovedì 16 marzo 2017

CITAZIONE 070 (rubrica)



E se non ti avessi amato mai
adesso non saresti qui
ma non mi chiedere perché,
adesso e qui amami.
E io mai mi abituerò
alla tua voce e ai tuoi addii
contro la nostra volontà,
adesso e subito amami.

Amami amami
imperdonabilmente sì,
con la tua vita nella mia,
ricominciando da qui.
Amami amami
indifferentemente sì,
senza ragione né pietà,
semplicemente così.

E se non ti avessi amato mai
ora chissà dove sarei,
tra chi rinuncia e chi ti abbraccia
e chi non capisce come sei.
Pericolosa amica mia
sarò un pericolo per te,
se fosse affetto me ne andrei
ma per me affetto non è.

Amami amami
imperdonabilmente sì,
con la tua vita nella mia,
ricominciando da qui.
Amami amami
inevitabilmente sì,
senza ragione né pietà,
perché nessuno è così.
Amami amami
imperdonabilmente sì,
con la tua vita nella mia,
ricominciando da qui.
Amami amami
inevitabilmente sì,
senza ragione né pietà,
perché nessuno è così.


cantanti: Mina e Celentano

(dalla rubrica: Citarsi è un po' deprimersi)

giovedì 9 marzo 2017

NON SOLO (rubrica)

Non solo ansando da sotto le costole,
Non in rabbiosi sospiri notturni, insoddisfatto di me,
Non in quei sospiri a lungo protratti, a stento repressi,
Non in molti giuramenti e violate promesse,
Non nell'ostinata e selvaggia volontà della mia anima,
Non nel sottile nutrimento dell'aria,
Non in questo battere e spezzare di tempie e polsi,
Non nella curiosa sistole e diastole in cui un giorno cesserà,
Non in molti avidi desideri, solo al cielo raccontati;
Non in grida, risate e sfide lanciate da me, solitario, lontano:
in luoghi selvaggi,
Non in rauchi affanni attraverso i denti serrati,
Non in parole, ascoltate e riascoltate, parole ciarliere, echi, parole morte,
Non nei mormorii dei miei sogni, mentre dormo,
Non gli altri mormorii di questi incredibili sogni di ogni giorno,
Non nelle membra e nei sensi del mio corpo, che continuamente ti prendono e ti lasciano, - non lì,
Né in alcun altro di quelli, o adesività, polso della mia vita!
Ho bisogno che tu esista e ti mostri più che in questi miei canti.




tratto da: Calamus (di W. Whitman)

(dalla rubrica: Il giusto degli altri)

giovedì 2 marzo 2017

VENTICINQUEMILA. E TRECENTO

Giunti a venticinquemila.
In quest'ultimo periodo non so davvero come sorridere, perché c'è un sacco da ridere pensando a questo blog. Tutto è diventato giornaliero e quando sbircio le visualizzazioni mi sorprendo come il primo giorno per la prima visita. Il raggiungimento delle 25.000 visite è sicuramente un dato che mi fa stringere le spalle e sorridere.
Grazie, molte grazie.
Brindo insieme a voi, e a te, e a noi, pubblicando uno dei post maggiormente letti; di seguito trovate una mia breve intervista.




Dunque, mi hai chiesto di poter leggere questa breve intervista che mi hanno fatto.
Eccola.
Poche parole, se non quelle scritte.

Intervista a cura di Sanja Lucic per Milanice.

Link: 
http://milanice.com/francesco-bittasi-2/7431/

What did you want to be when you were a kid?
The football coach. Just like those movies where a 10 years old boy coaching a team of adults, and win the championship. And it all seems credible.

What do you like about your personality?
The fact that I have one, good or bad it is.

Your ideal work day would be?
Without the unexpected things. Very calm day, eight hours of sheer boredom with some ordinary things to do. It would be great!



What was the happiest moment in your life?

I do not know if it is the happiest moment, however, I remember one with great pleasure: three years ago when I bought the house. My uncle and me to the notary.

Your favorite place in Milan?
One bench located in a small city park, the southern zone. I will not give you other informations otherwise I will find it occupied tomorrow.

If you had the power for a day what would you change in Milan?
The waterways would be really a great thing.

Francesco Bittasi writes…Novels, short stories, theater shows. He is a theater director who lives in Milan. He was born in November 1980. He works, pays a loan and inform herself how to fix the world. Read about it  here.