mercoledì 29 ottobre 2014

NEI POSTI COME QUELLO DOVE STAVAMO NOI... (rubrica)





Nei posti come quello dove stavamo noi - lo chiamano Slotter Vaart - non succede mai niente: calcestruzzo e cemento dappertutto; un bar, un supermercato, un ristorante cinese. Potevamo trovarci in qualsiasi parte del mondo. E' il centro della città che ti dà il senso di dove sei. Lì dove stavo, non c'era differenza rispetto a Wester Hailes o Kingsmead, i posti da dove, venendo qui, ero voluto scappare. Solo che non ero scappato per niente. Un bidone dei rifiuti per i poveri sarà sempre uguale dappertutto, a prescindere dalla città che lo fornisce.



* * *


In Chrissie vidi una persona che si era trovata in guerra con se stessa e con il mondo e aveva cercato una vita migliore scopando e drogandosi senza capire che così scendeva solo a compromessi con i suoi problemi.




Da: Acid House (Irvine Welsh)

dalla rubrica: Il giusto degli altri

mercoledì 22 ottobre 2014

CITAZIONE 032 (rubrica)





Qui non c'è più calma,
settembre ci porterà via con sé 
e
come una roccia
che pende.
Avremo le stesse pretese, 
addosso a me e te.

Poi ritorna l'alba 
che vibra,
è solo che sei in me come una roccia,
per niente avremo le stesse difese, 
addosso a me e te.

Topi blu ballano sull'oceano, 
nulla è più vero,
è più vero.

Qui non c'è più calma,
settembre ci porterà via con se
con sé,
le nostre difese sfidano la follia

che ormai non sa di niente, 
niente, 
niente, 
niente.


Gruppo musicale: Verdena

(dalla rubrica: Citarsi è un po' deprimersi)

giovedì 16 ottobre 2014

MI AFFACCIO FRETTOLOSO SUL BALCONE (rubrica)

Mi affaccio frettoloso sul balcone, l'incoscienza post-adolescenziale che ci investe con il sopraggiungere (nostro malgrado) della maggiore età è un mix di adrenalina e spettacolo, forse è proprio la paura di un approccio con un mondo nuovo e definitivo che ci catapulta indietro verso terre amate di cui ci sentiamo padroni, dove non esiste esperienza, non c'è niente da proteggere o da progettare, vale solo il divertimento giocato al limite delle proprie possibilità.

Essere ragazzi è un po' come essere dei supereroi, senza però le enormi responsabilità, l'ammirazione delle masse e i favori delle pupe.



'Di tutte le fate' (Alberto Gavellotti)
(Dalla rubrica: Il giusto degli altri)




giovedì 9 ottobre 2014

SAI CHE MI PIACE...

Sai che mi piace un sacco quando mi accomodo qui, tra queste righe. 
Talvolta è come sdraiarmi al parco, e  mi sembra di essere lontano da tutti, pur continuando a sentire la metropolitana che mi passa sotto, e il tram che mi passa affianco.
Comunque qui è un buon posto per me, è quieto, un po' stretto, ma tutto sommato va bene così.

Mi piace quando anticipi che farai male, perché alla fine non sono mai pronto, e ogni volta è come cadere dalla sedia. 
E quando ho il culo a terra, capisco che non abito dove vivi tu.

Sai che mi piace da impazzire quando mi rilasso qui, tra queste foto, a volte è come se non ci fossimo mai persi di vista, e mi sembra di esserti vicino; pur continuando a vivere dall'altra parte della città, a sentire le telefonate della mia vicina di casa, e le urla del custode contro qualche tizio che distribuisce volantini.
Comunque qui è un ottimo luogo per me, è tranquillo, un po' troppo grande, ma tutto sommato me la faccio andare bene così.

E tu? Non passa mai alla radio quella che era la nostra canzone?
A me capita sovente. A volte penso addirittura che la sento solo io, e per 4:32 minuti le frequenze di VirginRadio arrivano nel mio soggiorno dritte e diverse dagli altri. 
Mi costringono a pensare a quando prendevamo il treno all'ultimo minuto di sabato, e quando si tornava la domenica pomeriggio; come gli adolescenti. 

Mia cara, ho così tante cose da dirti che un abbraccio non le racconta tutte.



Luca L.





venerdì 3 ottobre 2014

CITAZIONE 031 (rubrica)





Ogni volta divento nervoso,
c'è qualcuno intorno a me a un passo di distanza.
È terribile, nella stanza in cui sto i muri vibrano e 
cominciano a stringersi intorno a me troppo velocemente o un po' troppo piano.
Sono paranoico, ho paura delle persone e si vede,
c'è un tizio che non posso scuotere,
sulle mie spalle c'è un bel peso.

Seduto sul mio letto, oppure disteso ma ancora sveglio,
sento i demoni nella mia testa,
e sono troppi, non ce la faccio a sopportarli.
Penso di essere in un circolo vizioso, ma sono debole,
tutto quello che posso dire è che devo scappare da me stesso.

Ti dico una cosa che sicuramente è sbagliata:
ho la testa fra le nuvole, ma le scarpe ben allacciate.
Sto evitando tutti i miei amici perché sono come insetti.
La vita è come un indovinello, e io sono veramente perplesso.
Se ragioni, non te ne accorgi?
La tua preoccupazione è dove arriverai.
Credo di essere seguito, mi guardo intorno,
ma è soltanto la mia ombra che striscia al suolo.

Seduto sul mio letto, oppure disteso ma ancora sveglio,
sento i demoni nella mia testa,
e sono troppi, non ce la faccio a sopportarli.
Penso di essere in un circolo vizioso, ma sono debole,
tutto quello che posso dire è che devo scappare da me stesso.
È che devo scappare da me stesso.


È che devo scappare da me stesso.



gruppo musicale: The Offspring

(dalla rubrica: citarsi è un po' deprimersi)