giovedì 25 giugno 2015

CAMMINANDO NEL FREDDO (rubrica)


Camminando nel freddo, guardavo Roby sbuffare nuvole di fiato condensato.
“Fai delle nuvole enormi” ho detto, così tanto per dire. Lui mi ha guardato, ma uno sguardo strano che non gli avevo mai visto, come il modo in cui ti guarda qualcuno che la sa molto più lunga di te, ma non vuole fartelo capire per non metterti a disagio.
“Non dire cazzate” ha detto.

 ***

Ha fatto uno dei suoi sorrisi; e io, rassicurato, sono tornato a guardare gli altri. Ma ho visto una cosa con la coda dell’occhio: ho visto che, appena ho girato lo sguardo, il sorriso di Vanessa è scomparso in modo repentino, come quando le annunciatrici in tivù credono di non essere più inquadrate, e si tolgono il sorriso della buonasera cambiando completamente faccia.

 ***

Ho lanciato un’occhiata a Roby ma lui non mi guardava, beveva e chiacchierava con Giulio allo stesso modo di prima, quando l’avevo visto da lontano. Era come guardare le fotografie di una vacanza che i tuoi amici hanno fatto senza di te, e rendersi conto che si sono divertiti nonostante la tua assenza. Se anche io non fossi stato lì, Roby avrebbe bevuto e chiacchierato nell’identico modo, Fabri avrebbe proposto lo stesso brindisi, nessuno avrebbe detto o fatto qualcosa di diverso. Era una scena indipendente da me.


tratto da: Il mondo senza di me (Marco Mancassola)

(dalla rubrica: Il giusto degli altri)


venerdì 19 giugno 2015

I VENT'ANNI DI PARANOIA E POTERE (spot)


 
I vent’anni di Paranoia e Potere.
Se devo pensare a una colonna sonora che ha rappresentato la mia/nostra milanese tardoadolescenza (cit. E. Brizzi) alternativa fine anni ’90, senza ombra di dubbio, essa è ben ritratta da 13 tracce musicali riportate sotto il nome di Paranoia e Potere.
Oggi voglio dedicare questo post a Paranoia e Potere, ovvero, per chi non lo conoscesse, un album dei Punkreas, band musicale nata in provincia di Milano.
Quest’anno compie vent’anni. E in uno schiocco di dita mi riporta indietro nel tempo, quello che adesso noi asociali trentenni definiamo: bei tempi.
Per farla breve: Paranoia e Potere per me vuol dire: il bello dell’adolescenza.
Anche se ormai sono anni e anni che non ascolto Falsi preoccupatiAnacronistico, credo di ricordare a memoria più della metà delle canzoni. Per noi, nel nostro piccolo molto piccolo; questo disco dei Punkreas è stato un po’ come Nevermind (dei Nirvana) per uno nato a Seattle. Esagero ovviamente, ma giusto per capirci.
In fondo in fondo, chi può dire di non aver mai camminato al parco Sempione o in piazza Vetra senza canticchiare “Ancora al giorno d'oggi ci son tanti senzatetto, costretti a usare le panchine come loro letto…”, o aver pedalato in bicicletta gridando “Una contravvenzione da una mezza milionata è il modo più felice di finire la serata, se poi ti salta in mente di bere una birretta, ricorda che per mesi devi andare in bicicletta”, oppure aver suonato con la propria band del liceo “Ogni civetta ha la sua casa, un albero, ma il barbagianni invece no, ma un barbagianni invece no, una civetta può parlare quando le pare, ma il barbagianni invece no”.

Quest’anno sono vent’anni. Cavolo. Chissà Cippa&Paletta!
Vi dirò, stasera me lo ascolterò sorseggiando una Moretti ghiacciata.
Ehm, avrei mille cose da scrivere riguardo quel periodo fine anni ‘90, ma oggi no, oggi il post è una dedica, per cui spazio alla musica, e al singolo che più ha fatto cantare e pogare orde di ragazzi/e con i jeans strappati e i dreadlocks in testa.

(qui sotto riporto il testo di un singolo)
ACA’ TORO

Macabra festa in quel dell'arena di Spagna,
sadismo perversione e un cumulo di grida
c’è anche il re seduto insieme alla sua cagna
si apprestano a guardare ciò che chiamano corrida.
Ci sono sotto dei contratti da milioni
e per lo stato è un evento nazionale,
e affluiscono migliaia di coglioni
non si riesce più a capir chi è l'uomo e l'animale.
Allora aca' toro aca' toro,
el vangel del Boroboro
mata tu el toreador.
Per loro ciò vuol dire rose rosse e baci,
per noi son solamente tanti macellai
ma tu sei peggio perché guardi e taci
e credi che comunque il conto poi non pagherai.
Allora aca' toro aca' toro,
el vangel del Boroboro
mata tu el toreador.
E tutti insieme attendiamo la giornata
e per il toro sia la gran rivoluzione,
dita incrociate aspettando l'incornata,
addio toreador
e in culo alla nazione.

 

PUNKREAS - Paranoia E Potere (anno 1995)
1.      Falsi Preoccupati
2.      Chiromanti
3.      Sfratto
4.      L'orologio
5.      Venduto 3x2
6.      Tutti In Pista
7.      Aca' Toro
8.      Cadena Perpetua
9.      La Canzone Del Bosco
10.   Aidid
11.   Anacronistico
12.   Marte
13.   La Grande Danza

venerdì 12 giugno 2015

MICA LE HO BUTTATE

Mica le ho buttate giù d’istinto queste parole.  
No no, ci ho proprio ragionato sopra e mi son detta che il nostro armistizio si sarebbe rilevato utile. E invece poi non è accaduto nulla. Pace piatta. 
E io volevo la guerra, volevo continuare a combattere con te, senza arrendermi; combattere anche per te, per tutte quelle volte che uscivi dalla porta senza rispondere né entrare in battaglia.
Non ti ho mai rincorso. E stasera penso solo che avrei dovuto rincorrerti tutte quelle volte che ti allontanavi. 
Errore mio.
Intendiamoci, io sono per la pace, tutta la vita Peace&Love. Ma era quella apparente tranquillità che non mi andava più a genio, perché era una quiete disarmonica. Perché da quando abbiamo smesso di incontrarci, be’, la storia ha smesso di macinare chilometri. E quando ho capito che tu eri su un’altra strada, ho perso le staffe, e mi sono sentita smarrita, abbandonata da te.
E ho consumato discorsi su discorsi, per trovare il bandolo della matassa, per comprendere il tuo silenzio.
Soltanto dopo mesi ho capito. 
Mesi composti da mirabolanti precisazioni su questo e quello -dopo aver sezionato pronomi e aggettivi.

In questi casi si dice: “Poi, all’improvviso, un lampo”.
Ecco, ho avuto un lampo.
E il retrogusto è diventato riconoscibile, un sapore già sentito altre volte. Cacchio, potevo arrivarci anche senza esaminare ogni tuo gesto. Va be’, fa nulla.
È che sei stato una merda, semplicemente questo.
E io sono stata lì al tuo fianco, a dare acqua ai fiori che mi regalavi. E mentre innaffiavo mi sono resa conto che sei pessimo. Certo, farai anche cose belle e altruiste nella vita, accompagnerai le vecchiette da un lato all’altro della strada, magari sventerai rapine e diventerai ambasciatore ONU; ma tutto questo non muterà in nessun modo quanto perfido sei stato nei miei confronti.
Mica le ho buttate giù di corsa queste parole.
Così, se ti capita di leggerle, non potrai far a meno di pensare che sono state scritte per te.


venerdì 5 giugno 2015

CITAZIONE 043 (rubrica)





Sei impazzita tanto,
di recente nulla sembra andar bene,
da sola, perché devi abbatterti tanto?
Tu sei così... hai atteso alla luce del sole per troppo tempo.
Se canti l'amore che porti dentro non significherà nulla,
a meno che tu non canti.

Al freddo,
piangendo sulla tua spalla, la stringi
dille che tutto andrà bene,
certamente tu te ne sei andato troppo presto,
affrettati, perché nessuno sta per esser fermato.

C'è qualcosa che sta accadendo oggi,
io credo.... nulla, nulla.


gruppo musicale: Travis

(dalla rubrica: Citarsi è un po' deprimersi)