venerdì 30 dicembre 2016

la seconda: COME BANCHI DI GHIACCIO


Stiamo scivolando via come banchi di ghiaccio.
Preferirei restare ferma, restare saldamente aggrappata al muro, senza preoccupazione.

E io resto qua, come una minaccia da quattro soldi.
Sono troppo ubriaca per litigare.

Io resterò qua, fonte di quella puntura costante chiamata amore.
Possiamo lasciarci dietro qualcosa solo lentamente.

Per quanto dovrò restare ad aspettare, di sera?
Come mai guardano nella distanza, alla luce del giorno, come se andasse tutto bene?


Spettacolo teatrale: 
COME BANCHI DI GHIACCIO

Con: Laura Tombini, Jacopo Odoni, Nicoletta Marrini, Francesco Lombardo e Martina Gentilino
Coreografia: Marta Shafik
Diretto da: Francesco Bittasi





Foto a cura di Fabio J. De Marco

(tratto da: Daughter - testi, Elena Tonra)
https://traducocanzoni.wordpress.com/category/traduzioni/daughter-traduzioni/

venerdì 23 dicembre 2016

CITAZIONE 067 (rubrica)



A tutto quello che non basta,
a tutti alibi, alla verità,
a tutto quello che non hai mai chiesto,
a ogni dubbio che si accenderà.
A un cielo azzurro dietro a un vetro,
a uno sguardo che si è perso ormai,
all’innegabile paura che questa vita non mi basterà.

Gli alberi, le foglie, il sole, un temporale
e io cerco una risposta, cerco una risposta,
la strada dove ogni cosa va a finire
proverò tra le tue braccia.
Gli alberi, le foglie, il sole, un temporale
e io cerco una risposta, cerco una risposta,
la strada dove ogni cosa può cambiare
proverò, proverò.
Cerco una risposta, cerco una risposta, cerco una risposta.

A tutto quello che non resta,
a tutto quello che poi si dimentica,
a un’idea che gira in testa,
a cosa chiede il mio DNA.
Alle domande più frequenti,
alla paura, la necessità,
alla bellezza di un tramonto,
al mio bisogno di semplicità,
a quello che non so capire,
a tutto quello che verrà.

Gli alberi, le foglie, il sole, un temporale
e io cerco una risposta, cerco una risposta,
la strada dove ogni cosa va a finire
proverò tra le tue braccia.
Gli alberi, le foglie, il sole, un temporale
e io cerco una risposta, cerco una risposta,
la strada dove ogni cosa può cambiare
troverò, troverò.
Gli alberi, le foglie, il sole, un temporale,
la strada dove ogni cosa può cambiare,
troverò, troverò.
Cerco una risposta, cerco una risposta.


cantante: Samuel

(dalla rubrica: Citarsi è un po' deprimersi)

mercoledì 14 dicembre 2016

IN QUEL DI NOVEMBRE

In quel di novembre.
Sono davanti al monitor e fuori piove a dirotto.
Va bene così, è novembre e non richiedo raggi di sole per avere su il morale.
Sarà che a novembre compio gli anni, sarà che compiere gli anni è sempre una buona scusa per vedere alcuni amici e riunirli sotto lo stesso tetto. 
In questo novembre siamo andati a cena fuori e, come prevedibile, il chiasso e i sorrisi sono stati la portata principale.
È stato semplice, è stato naturale.
E più passano gli anni e più sentiamo l'esigenza di raccontare aneddoti ormai datati, eppure ben chiari e limpidi nella memoria.
Ognuno coi propri sogni e fantasmi, ognuno ad ascoltare sornione il ricordo dell'altro, ché magari lo riguardava in prima persona.
E poi ci si sovrapponeva, le frasi diventano tasselli di un mosaico continuamente interrotto, e sovrapporsi per incollarsi rendeva ogni storia un bellissimo miscuglio.

È stato facile, è stato genuino, liberatorio.
Un sera depositata lì, in un giorno di novembre e, tra risate e aggettivi, a quel tavolo per un paio d'ore l'espressione autentica di una amicizia. E anche se non più quotidianamente, i legami che ci tengono agganciati sono già episodi che lasceranno una traccia in qualche prossimo racconto.



Fuori continua a piovere, ma è novembre, e va proprio bene così.
In quel di novembre, si stava scomposti sulla sedia. 
Ben fatto ragazzi.

venerdì 9 dicembre 2016

MANUELA MI HA GUARDATO APPENA (rubrica)

Manuela mi ha guardato appena; ha detto 
"Tu non hai idea di cos'è la musica classica. È un mondo fuori dal mondo, una specie di sfera del tempo dove non entra niente di quello che succede nella vita. Vanno avanti a fare riesumazioni, come dei becchini vestiti con cura, si basano solo su riferimenti del passato e ostentano la loro ignoranza e il loro disprezzo per tutti gli altri generi musicali. Tutto al chiuso stagno, senza un filo di vento o di luce naturale. E anche quando suoni i contemporanei sono ancora più morti di quelli morti da secoli. Mi sai dire cosa c'entro io? Cosa ci faccio lì dentro, con quel cavolo di strumento senza scampo?"



Però camminava veloce, e non ci voleva molto a vedere quanto tutti i suoi sensi erano sempre più in allerta man mano che ci avvicinavamo al teatro; non ci voleva molto a leggerle nello sguardo e nel corpo l'eccitazione da cavalla da corsa che si avvicina alla pista.
Ma pensavo alle sue parole sui ricatti dei direttori d'orchestra, e mi saliva dentro una rabbia che diventava più intensa a ogni passo, mescolata alla rabbia per Mimmo Cerino e per suo fratello e per tutti gli uomini che l'avevano delusa o abbandonata o sfruttata e ricattata nel corso della sua vita. 

Le ho chiesto "Anche questo direttore è così? Anche lui viscido e ricattoso con le donne musiciste?"
"No," ha detto lei, ma non era un modo netto di dire no.


tratto da: Arcodamore (di A. De Carlo)

(dalla rubrica: Il giusto degli altri)

giovedì 1 dicembre 2016

CITAZIONE 066 (rubrica)



Due di noi,
sospesi qui
a giocarci anche quel che non c'è più.
Dentro a un film
mi salverai
dalle notti insieme senza ridere.

Così vicino
da non sentirci,
per non morire
ti sveglierai, ti sveglierai.

Non tocco più
né su né giù
e mi manca il peso della gravità.
Due magie
sospese qua,
non guardarmi dentro, non guarderò te.

Così vicino
da non sentirci,
per non morire
ti sveglierai, ti sveglierai.

Mi salverai
mi salverai,
mi salverai (mi salverai)
mi salverai,
mi salverai,
mi salverai.

Mi salverai (mi salverai)
mi salverai (mi salverai)
mi salverai (mi salverai)
mi salverai (mi salverai)
mi salverai (mi salverai)
mi salverai (mi salverai)
mi salverai (mi salverai)
mi salverai (mi salverai).


gruppo: Afterhours, voce di Roberto Dell'Era

(dalla rubrica: Citarsi è un po' deprimersi)