venerdì 28 dicembre 2018

CITAZIONE 104 (rubrica)



La tua voce è un tordo beffeggiatore
che mi chiama quando il giorno è finito,
ti compiaci con ogni parola
dicendomi dove sto sbagliando,
dicendomi dove ho sbagliato.

Fammi uscire, inizia a bruciare,
non posso cedere per niente al mondo,
alcuni resistono, altri capitolano.
Un altro fuoco davanti a me,
tutta la mia vita davanti a me,
non puoi uccidere ciò che è già morto
ma non ti biasimo per il fatto di provarci

Il sole sorge e tramonta,
due uccellini gli danno un senso,
due tordi beffeggiatori gli danno un senso.


cantante: Mark Lanegan

(dalla rubrica: Citarsi è un po' deprimersi)

lunedì 17 dicembre 2018

TUTTE LE MATTINE, A COLAZIONE (rubrica)

Tutte le mattine, a colazione, papà beve il caffè e legge il giornale. 
Rimane assorto nella lettura una buona mezz'ora. 
Per godere appieno di questa mezz'ora deve alzarsi veramente prestissimo, perché le sue giornate sono molto piene. 



Ma ogni mattina, anche se c’è stata una seduta notturna e ha dormito solo due ore, alle sei è già in piedi e si legge il giornale bevendo un caffè bello forte. 
È così che papà si edifica ogni giorno. 
E dico “si edifica” perché penso che ogni volta sia una nuova costruzione, come se durante la notte tutto fosse stato ridotto in cenere e si dovesse ripartire da zero. 
Nel nostro universo la vita umana è vissuta così: occorre ricostruire continuamente la propria identità di adulti, un fragilissimo assemblaggio sbilenco ed effimero che maschera la disperazione e racconta a sé stesso, davanti allo specchio, la menzogna alla quale abbiamo bisogno di credere. 
Per papà, il giornale e il caffè sono bacchette magiche che lo trasformano in un uomo importante. 
Come la zucca in una carrozza.


tratto da: L’eleganza del riccio (di Muriel Barbery)

(dalla rubrica: Il giusto degli altri)

lunedì 10 dicembre 2018

CITAZIONE 103 (rubrica)



Amore, dammi la caccia,
non sopporto il mio essere morta dietro agli occhi.
E nutrimi, accendimi come una scintilla,
una creatura nel mio flusso sanguigno.

Così che possa provare qualcosa.
Così che possa provare qualcosa.

Dammi il suo tocco,
è da un po’ che mi manca.
Sogno estranei
che mi baciano, la notte
solo per, solo per
riuscire a provare qualcosa.

Mi fai sgusciare via
con i tuoi occhi e la tua bocca,
portami a casa tua, fammi entrare
e fissami con le luci spente.

Perché io provi qualcosa.

La notte,
la notte,
la notte.
Quando ci tocchiamo,
la notte.
È da un po’ che ne ho voglia.


gruppo musicale: Daughter


(dalla rubrica: Citarsi è un po' deprimersi)


grazie per la traduzione: https://traducocanzoni.wordpress.com/2013/04/07/traduzione-daughter-if-you-leave


martedì 4 dicembre 2018

QUESTA COSA DI OGGI (1 di 3)

Questa cosa qui di oggi
mi è successa oggi, ieri e.





A volte è proprio faticosa questa lunga scia che rimane lì per un tempo interminabile, fa presa e mi calamita verso il solito angolo. 
Le ho in mente le cose da dirti, quelle sarcastiche e anche quelle che mi fanno diventare cattivo; quelle che stempero poi con una battuta.  
Non sai quanto vorrei essere diretto, e portarti alla mia fonte; dove le frasi vengono pronunciate correttamente e con particolare cura, con stile, con intenzione.

A volte batte, pulsa e non lascia spazio ad altro -se non a te. In quei momenti vorrei solo trovare una via di fuga e mostrarmi integro, senza ferite da leccare né espressioni da cane bastonato.
E invece sto lì, con gli occhi socchiusi, frugando nella cesta delle cose che non si trovano.

Dico solo che a volte c'è tutta questa cosa qui che scorre e bussa. Oggi questa cosa qui mi ha fatto pensare che sono gli altri a essere tra due parentesi. Ed è questa la condanna. 


L.Lama