giovedì 24 luglio 2014

CITAZIONE 028 (rubrica)





Amico non ti addormentare,
il sonno odialo perché
ti ruba il tempo per sognare,
dai vieni è pronto un caffè.

Stasera ho voglia di fumare
e camminare fino a che
mi metto a ridere e pensare: "La macchina, la macchina dov'è?!"

Ho la testa che mi dice
di andare a colorare
i muri delle case
da non abbandonare.

Amico non ti addormentare,
amico non mi abbandonare,
il sonno ti perdonerà
c'è Sherazade a raccontare
e a tenere sveglia la città.

Ho la testa che mi dice
di notte vai a suonare
per fare compagnia
a chi si vuole amare,

a chi si vuole amare.



gruppo musicale: Bandabardò

dalla rubrica: Citarsi è un po' deprimersi

mercoledì 16 luglio 2014

E SI DICEVA: "QUANTO FA MALE VEDERE IL MITO CADERE"

E si diceva: "Quanto fa male vedere il mito cadere". 
Il tuo mito.
Fa splash. Fa boato. Fa eco.
Mi raccontavi di quando ti sei sentita delusa, quando l'hai visto inciampare.
Ha fatto un botto. Ha detto “Ahia”.
Rotolava.
Non dovrebbe mai  accadere, nessuno dovrebbe mai vedere il proprio punto di riferimento rotolare per terra, mischiato insieme agli altri; agli altri così banali, vulnerabili e indifesi.
Non pensavi potesse contenere un po’ di debolezza, certo, lo avevi collocato dentro a un bel castello, con mura alte e spesse.
E adesso?
Ora stai lì seduta a gambe incrociate, a chiederti “Che ne sarà?” fumando via l’amarezza.
È un brutto colpo. Non sono accadimenti che si superano in una manciata di giorni.
Eppure accade. Come quella volta che hai visto quel film e ti eri messa a contare le rane che cascavano dal cielo.
Eppure è successo.
Eppure è accaduto.
Ecco, è capitato anche a te. E a lui ovviamente.

E si diceva che tu non puoi permetterti di cadere, perché per qualcuno sarebbe come vedere le rane cadere dal cielo. E così via…
Teniamoci per mano. Stringi forte.


Così so che non cadrai. E se… saremo in due.
E guarderemo il cielo, e soffieremo verso le nuvole; chissà mai che.



Luca Lama





venerdì 11 luglio 2014

NON HO MAI CAPITO PERCHÉ... (rubrica)





Non ho mai capito perché, ma nella vita di uno scrittore c'è sempre qualcosa che rende eroico il fallimento. Forse è la semplice ammissione a chiare lettere del proprio fallimento. Ecco perché ho deciso di tenere uno psicodiario. Il mio fallimento mi appare così smaccato, provocatorio, da esigere una piena confessione dei fatti.

La mia ex moglie è diventata la mia amante. Capita anche questo nella Comunità.
Ho quarant'anni, fisico normale, un po' imbolsito, altezza media, capelli e occhi scuri. Esaurite le descrizioni, ho assolto il mio dovere di scrittore. Domani andrò avanti. A proposito. Mara ha 36 anni ed è più bella di me.

Il buio è appena rischiarato dalle cifre lampeggianti di una vecchia radiosveglia.


Autore: Paolo Pasi

tratta dal libro: Memorie di un sognatore abusivo

dalla rubrica: Il giusto degli altri

venerdì 4 luglio 2014

CITAZIONE 027 (rubrica)





Il mare sta evaporando,
anche se non ci sorprende,
queste nubi che vediamo sono esplosioni nel cielo.
Sembra che stia scritto
ma non sappiamo leggere tra le righe.
Shhh, è tutto a posto,
asciugati gli occhi.
Asciugati gli occhi, anima gemella
asciugati gli occhi.
Asciugati gli occhi, anima gemella,
asciugati gli occhi 
perché le anime gemelle non muoiono mai.

Questa visione globale
ci spinge al compromesso.
A che serve la religione se ci disprezziamo l’un l’altro?
Al diavolo il governo, al diavolo i suoi omicidi, al diavolo le sue bugie.
Shhh, va tutto bene,
asciugati gli occhi.
Asciugati gli occhi, anima gemella,
asciugati gli occhi.
Asciugati gli occhi, anima gemella,
asciugati gli occhi 
perché le anime gemelle non muoiono mai.

Le anime gemelle non muoiono mai.
Le anime gemelle non muoiono mai.
Le anime gemelle non muoiono mai.


Le anime gemelle non muoiono mai.



Gruppo musicale: Placebo

(dalla rubrica: citarsi è un po' deprimersi)