martedì 26 dicembre 2017

CITAZIONE 086 (rubrica)



Un cervello sbiadito,
ho una mente sporca,
ho bisogno, ho bisogno di nuovi modi
per sprecare tempo.
Ho bisogno di nuovi modi.

Un cervello sbiadito,
vivo sola, sola, sola.
Un viso sbiadito,
tienimi al chiuso,
ho bisogno di nuovi modi per sprecare
il mio tempo, ho bisogno,
Ho bisogno di nuovi modi.

È da un po’ che provo a uscirne,
a trovare una discreta via d’uscita,
senza cancellarmi e basta,
senza scomparire e basta.
È da un po’ che provo a restare fuori
ma c’è qualcosa, in te,
senza cui non riesco a vivere,
qualcosa che ho bisogno di avere qua con me.

Ho bisogno di nuovi modi
per sprecare tempo.


gruppo musicale: Daughter

(dalla rubrica: Citarsi è un po' deprimersi)


fonte per la traduzione: https://traducocanzoni.wordpress.com/2015/11/28/traduzione-daughter-not-to-disappear/

martedì 19 dicembre 2017

OSSERVARE GLI ALTRI (rubrica)

Osservare gli altri è una delle cose che gli riescono meglio: isolare i dettagli che contano, estrarli dal flusso del generico e dell'insignificante. 
Non ha mai davvero cercato di sezionare questa capacità, ma se dovesse farlo direbbe che è una miscela di curiosità, fastidio, partecipazione, distanza, comprensione, insofferenza, simpatia, avversione, tutti sovrapposti nello spazio di un'occhiata. 
È questo che lo trascina in un istante oltre la superficie di un'espressione o di un gesto, dritto fino alle ragioni interiori. 
È da qui che è arrivato a scrivere, e non viceversa: quello che ha dovuto fare nel corso degli anni è stato imparare a tradurre in parole le sue osservazioni e intuizioni, ricomporle e articolarle in forma di personaggi e storie. 
Eppure ogni volta che scrive ha appunto la consapevolezza acuta di operare una traduzione, con una conseguente inevitabile perdita di complessità. 
Gli sembra sempre che la parte più interessante e sottile e contraddittoria resti fuori dalle sue descrizioni e dai suoi dialoghi, persa come adesso vanno perse le ragioni dei passeggeri che a ogni fermata scendono dal vagone e corrono via. 
Sa benissimo che per non perderla dovrebbe decidere di cambiare radicalmente la destinazione della sua energia vitale, riversarla nel suo lavoro molto più che nella sua esistenza fisica, invece di cercare di dividerla a metà. 



Non si ricorda chi abbia inventato per primo la massima "O vivi o scrivi", ma è un'idea che lo ha sempre riempito di orrore, gli sembra il più vile e inaccettabile dei baratti.


tratto da: Lei e lui (di Andrea De Carlo)

(dalla rubrica: Il giusto degli altri)

mercoledì 13 dicembre 2017

CITAZIONE 085 (rubrica)



Mi dispiace veramente che sono ancora qui a parlare di noi
ma è il mio modo di espiare colpe a cui non sono date
alternative valide.
E c'è la notte che
mi conturba con tutta la sua intimità,
questo fa con te?
Prima, come una folata
ti ha segnata con le lacrime,
era l'ira minacciosa che soffiava
dalle nostre bocche amare e stupide.
E la notte ti preserva dalla mia intimità
ma chissà se ti riserva il desiderio e la paura della bontà
come fa con me.

Eri così bella nella tua complicità,
l'anima gemella della mia felicità.
Ero io così per te.
Ma l'incantesimo la mia bacchetta l'ha spezzato poco a poco.

Ti dispiacerà per sempre che ero ancora lì a parlare di noi?
Ma mi son messo a camminare
e confido che qualcosa, prima o poi mi distrarrà,
c'è la nebbia e il suo biancore,
c'è un ubriaco da sorreggere.
Io vorrei solo scoprire
se anche tu hai delle colpe che non puoi eludere.
E la notte ti preserva dalla mia intimità,
ma si insinua lentamente tra i velami della mia sensibilità,
questo fa con me.

Ero così bello nella mia complicità,
l'anima gemella della tua felicità.
Eri tu così per me.
Ma l'incantesimo la tua bacchetta l'ha spezzato poco a poco.

Eri tu così per me,
ero io così per te,
eravamo l'un per l'altra incorruttibili,
eri tu così per me,
ero io così per te
ma l'incantesimo si è spento poco a poco.


gruppo musicale: Marlene Kuntz


(dalla rubrica: Citarsi è un po' deprimersi)

mercoledì 6 dicembre 2017

TONNELLATE DI SILENZIO

Tonnellate di silenzio

Chissà se sotto tutto questo silenzio si nascondono frasi,
chissà se sopra questo silenzio è rimasto qualcosa di bello,
chissà se in mezzo a tutto questo silenzio viene custodito un segreto,
chissà se tra tutto questo silenzio ci sono sorrisi.

Quintali di silenzio

Dopotutto con le parole è stata dichiarata l'uscita di scena,
dopotutto le parole non hanno quasi mai trovato un punto d'incontro,
dopotutto le parole erano scudi e lame,
dopotutto con le parole nascevano anche i bronci.



Chilogrammi di silenzio

Malgrado tutto, ci sono stati  momenti indelebili,
malgrado tutto, c'era proprio una bella luce,
malgrado tutto, il tanto tempo insieme è stato decisamente del bel tempo,
Malgrado tutto, grazie; per tutto.


Luca L.

venerdì 1 dicembre 2017

QUESTA È LA STORIA DEL MIO ODIO (rubrica)

Questa è la storia del mio odio.
Altri avranno dovuto lottare contro tirannidi, abbattere imperi, passare per le armi addirittura principi, come se sparassero ai conigli. Altri avranno dovuto combattere contro regni che governavano sulla vita di milioni di persone. 
Io, che sono un vigliacco a tutti gli effetti, mi ribello solo contro la società anonima che regola la mia.
Come vogliono i tempi meschini in cui viviamo, l'unica cosa contro cui mi ribello è una vita da travet che mi schiacci del tutto. O che mi faccia a pezzi più di quanto non abbia già fatto.
Sono un sovversivo su scala personale. 
Non aspiro alla rivoluzione ma a un'altra cosa, che per ora intravedo solamente e che assomiglia all'istinto criminale e di conservazione.



Ho un portamatite, un computer in buono stato, una sedia quasi comoda, due lenti e un campionario di carta e inchiostri che ogni sei mesi viene sostituito per includere nuovi prodotti, che poi sono essenzialmente uguali a quelli che li hanno preceduti.


tratto da: Risorse umane (di Antonio Ortuño)

(dalla rubrica: Il giusto degli altri)