sabato 11 aprile 2015

LA CIRCONVALLAZIONE DI COLONIA (rubrica)

La circonvallazione di Colonia è già popolata da coatti che ruminano gomme sparando stronzate nei loro cellulari con fotocamere rubati. Quando salto sul taxi sono quasi tentato di uscire dall'altra parte e sorridere alla telecamera tenendo una mentina tra i denti tipo spot televisivo. Naturalmente non lo faccio.
“Al The Harp, Venloer Straβe, per favore!”
Subito di fianco alla tariffa base vedo due occhi persiani perplessi nel retrovisore.
“Die Hard?”
“Non Die Hard, THE HARP, Venloer angolo Bismarck!”
“Io no conosco!”
Oddio, no! Un altro analfabeta della viabilità senza il senso dell’orientamento, che non è in grado di ritrovare il proprio culo nemmeno se gli sta appesa su una sirena da nebbia. Magari ci arriva da solo di andare a vedere sullo stradario.
“Guardo in stradario!”
Bingo. Questa la chiamo conoscenza dell’animo umano.

*  * *

Quando arrivo al pub naturalmente Phil non c’è ancora.
Per il resto mortorio totale. Soltanto i soliti sospetti a pomparsi fin dall'inizio con talmente tanta Guinnnes, che fra un’ora al massimo avranno dimenticato che il mondo ha da offrire loro esattamente quello che loro possono offrire al mondo: ossia un bel niente. Mi siedo vicino a Brian, uno scozzese testarossa, e mi ordino una Heineken media. Qualcuno ha dimenticato il “City-Magazine” su uno sgabello al bancone. Ne sono ben contento e comincio a sfogliarlo svogliatamente. A Colonia sud aprono un nuovo locale spagnolo. Molto bene. Così arriviamo in tutto a 26. I Die Fantastischen Vier danno un concerto al Tanzbrunnen. Però. Tag am Meer non la trovavo niente male, poi veramente non ho più sentito niente di loro. E comunque chi se ne frega. Ehi, questo sì che è interessante: La Kanalstraβe sarà a senso unico per due settimane. Queste sì che sono informazioni importanti!
Phil arriva al pub con vestito color caghetta e maglietta verde della Haribo. E naturalmente non entra dalla porta, no, lui celebra il suo ingresso in scena come se fosse un ospite del Late Night Show. Ma non si rende conto di quant'è stupido tutto questo? Senza chiedere, Phil tira via uno sgabello da un tavolo vicino e lo piazza accanto a me al bancone.
 


Autore: Tommy Jaud (Un vero idiota)

(dalla rubrica: Il giusto degli altri)


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