A quanto pare, la Compagnia aveva appena avuto notizia che uno dei suoi capitani era stato ucciso durante una zuffa con certi indigeni.
Era la mia occasione e mi rese ancor più ansioso di partire.
Solo molti mesi dopo, quando tentai di recuperare ciò che restava del suo corpo, venni a sapere che la lite era sorta per un malinteso riguardante delle galline.
Sì, due galline nere.
Fresleven - era così che si chiamava quell'uomo, un danese - pensò di essere stato imbrogliato nell'affare e, sceso a terra, si mise a picchiare il capo del villaggio con un bastone.
Fresleven - era così che si chiamava quell'uomo, un danese - pensò di essere stato imbrogliato nell'affare e, sceso a terra, si mise a picchiare il capo del villaggio con un bastone.
Oh, non mi sorprese per niente sentire queste cose e apprendere nello stesso tempo che Fresleven era l'essere più mite e tranquillo che avesse mai camminato su due gambe.
Non dubito che lo fosse; solo che già da un paio d'anni era laggiù a battersi per la nobile causa, capite, e probabilmente aveva sentito il bisogno di affermare in qualche modo la propria dignità.
tratto da: Cuore di tenebra (J. Conrad)
dalla rubrica: Il giusto degli altri
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