Spettacolo teatrale:
COME BANCHI DI GHIACCIO
Con: Laura Tombini, Jacopo Odoni, Nicoletta Marrini, Francesco Lombardo e Marta Shafik
Coreografia: Marta Shafik
Diretto da: Francesco Bittasi
Stiamo scivolando via come banchi di ghiaccio.
Farai meglio a farmi stare meglio.
Nessuno mi chiede di ballare perché so solo agitarmi, è sempre come stessi annegando: le mie braccia, morte, attorno a lui.
Preferirei restare ferma, restare saldamente aggrappata al muro, senza preoccupazione.
Non cerco rimpiazzi ma sembriamo strumenti spezzati, contorti, ad ansimare le note sbagliate. E tu dici che i nostri litigi sono assurdi, litighiamo per il modo in cui ci siamo detti qualcosa.
E io resto qua, come una minaccia da quattro soldi.
E io mi sono sentita come un brutto ricordo, come se la mia spina dorsale ti ricordasse quella di lei.
Il cuore mi pesava a restare lì stesa, in silenzio.
Quanto volevo una tua promessa. E allora ho cercato di dimenticare dormendo.
Sono troppo ubriaca per litigare.
Be', allora fai crescere tutto quello hai bisogno cresca nella mia spina dorsale e poi prenditi quello che devi prenderti; ciò che è tuo, è mio.
Io resterò qua, fonte di quella puntura costante chiamata amore.
Io resterò qua, fonte di quella puntura costante chiamata amore.
Prosciuga da me tutto ciò che hai bisogno di prosciugare.
Mi do un nome ed è quello di un luogo fantastico.
(testo tratto da: Daughter - Elena Tonra)
https://traducocanzoni.wordpress.com/category/traduzioni/daughter-traduzioni/
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