E poi e poi dovremmo fare come se nulla fosse.
E poi e poi dovremmo accettare la nostra pelle mutata.
Potrebbe non essere così orribile , potremmo addirittura sentirci migliori, in qualche modo.
È che a volte va così, anzi, molto spesso le avventure finiscono così, e non è per forza un male, per tutti e due.
E non c’è nessuna terza persona. E non c’è nessuna terza persona.
È che delle volte non possiamo farci niente, anzi, troppo spesso le porte si chiudono così, e non è mai per volontà, neppure per cattiveria.
Verosimilmente tutto è chiaro adesso, ci siamo visti e rivisti, si è preteso chiarezza in ogni punto, in ogni luogo e scompartimento. Che poi boh, chissà come ci rassereniamo con le nostre ottenute e ottuse comprensioni.
Certo che poteva andare diversamente, e non volevo dire ciò, né sentire quello che ho sentito.
Certo che avevamo immaginato altro, e non ci saremmo mai sognati di vedere ciò e fiutare tutta la merda che per mesi è stata nascosta.
E poi e poi adesso che siamo ammaccati, quasi sembra di essere più forti e fragili, più belli e brutti, più simpatici e crudeli.
E poi e poi ora che siamo contusi, quasi pare che qualcuno nel mondo chieda di noi, forse per metterci giù il telefono, forse per sbatterci la porta sul naso. O forse per chiederci di entrare, e di richiudere la porta, lentamente.
E poi e poi dovremmo fare come se nulla fosse, anche perché non è stato.
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