Oggi mi fermo
un attimo.
Mi siedo,
accendo il computer.
Vado sul blog.
Il mio blog.
Inserisco
indirizzo e-mail. Fatto.
Poi la password.
Sbaglio a digitarla. Un classico.
La riscrivo.
Entro.
Un sorriso
un po’ stupito. L’attendevo. Ora è diverso.
Be’, grazie.
Per le cinquemila visite raggiunte.
Già,
cinquemila. In poco più di un anno.
E’ una
sensazione piacevole. Una condivisione che rende meno solo il marciapiede
attraversato da un pesce fuor d’acqua.
Questo è
essere Luca Lama: sentirsi pesce in mezzo agli uomini, o sentirsi uomo in mezzo
ai pesci.
Cercare sempre una via d’uscita dall'acquario, e trovare poi una
soluzione per rientrarci.
Voler stare
in solitudine perché gli altri bleah, e poi scrutare all'orizzonte nella
speranza di far due chiacchiere con qualcuno.
Cinquemila
pesci. Insomma, direi che ce n’è da raccontare.
Cinquemila e venti. Ovviamente quei venti (o quell'unica persona che ha visitato venti volte il blog) hanno già la mia stima.
Acqua in
bocca. O per dirla alla Luca Lama: zaino in spalla!
Luca
Dimenticavo:
mi son sempre piaciute le autocelebrazioni, è un po’ come compiere gli anni senza però
invecchiare anagraficamente.
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