mercoledì 19 marzo 2014

EPPURE TUTTO QUELLO... (rubrica)

Eppure tutto quello che mi è accaduto da allora a oggi mi sembra che contenga sempre qualcosa di quel pomeriggio lì; tutte le mie storia d'amore successive sono come variazioni rafforzate della prima.

                                                                       ***

Leggi una qualsiasi rivista femminile e dappertutto vedrai la stessa accusa ripetuta all'infinito: gli uomini - questi ex ragazzini di dieci, o venti o trenta anni - a letto sono un disastro. Non gli interessano i "preliminari"; non sanno stimolare le zone erogene del sesso opposto; sono egoisti, avidi, goffi, grossolani. Queste lamentele alle mie orecchie suonano un po' ironiche. Prima, all'inizio, noi non volevamo altro che preliminari, ma alle ragazze non interessavano. Loro non volevano essere toccate, carezzate, stimolate, eccitate; anzi, se ci provavi, erano botte. Non stupisce quindi se adesso non siamo un granché in materia. Abbiamo trascorso due o tre lunghi anni, e assai formativi, a sentirci ripetere di togliercelo dalla testa. Poi, fra i quattordici e i ventiquattro anni, i preliminari passano dall'essere qualcosa che i ragazzi vogliono e le ragazze no, a qualcosa che le donne vogliono e di cui gli uomini possono tranquillamente fare a meno. (O almeno così dicono. Io, per conto mio, adoro i preliminari - forse soprattutto perché in me la memoria del tempo in cui la cosa che più desideravo era toccare è inquietantemente fresca.) Se proprio devo dirlo, la coppia più riuscita sarebbe per me quella formata dalla donna delle riviste femminili e dal ragazzino di quattordici anni.




dalla rubrica: Il giusto degli altri
tratto da: Alta Fedeltà (di Nick Hornby)

mercoledì 12 marzo 2014

SAI CHE C'È?

Sai che c’è? 
Che non so perché cazzo sto qui a scrivere di te, che deludi appena apri bocca.
Sai che c’è bello? 
Che dovrei essere fuori con la mia migliore amica, come se nulla fosse, e tornare un po’ brilla; che una sbronza proprio non te la meriti.

Sbronzo e stronzo.
Sai che c’è mio caro? 
Che questo fottuto post ti riguarda così tanto direttamente che passerò la prossima mezzora a odiarti, a scrivere e cancellare una decina di volte il messaggio che non ti sto inviando.
Sbronzo a zonzo.
Sai che c’è in questo momento? 
Che non mi piace scrivere parolacce, è come trovare una scorciatoia, è come non conoscere i sinonimi.
Merda.

Scusa scusa scusa.
Non mi piace essere così vulnerabile e mediocre e banale.
Solo che se avessi una pistola, ti colpirei, già, per davvero; come quella canzone di Nancy Sinatra - "Bang Bang".
Sai che c'è adesso? 
Che non mi scollo più l'immagine che ho di te, quella che ti ho disegnato e rifinito e colorato e truccato.
Sai che c'è oggi? 
Che non mi è ancora passata, e sembra non passare. Ma so che passerà. 
E quando passerà sarà come accendere la luce, e lasciarti nel buio, come i peggiori incubi che da bambina mi spaventavano.
Ti chiamerò Nightmare, che pure gli assomigli.


L. L.







p.s. Anticipo il tuo inevitabile sarcasmo: la fotografia di Edward mani di forbice (al posto di quella di Freddy Krueger) è voluta.

mercoledì 5 marzo 2014

CITAZIONE 022 (rubrica)





Siamo io e il Centauro
un mezzo uomo e un mezzo cavallo,
pronti al veglione di capodanno, senza un capello fuori posto,
la giacca scamosciata e i ferri nuovi marca Lodetti.

Ho una mora e una bionda per la festa,
mi spiace se la volevi rossa,
ti passo a prendere alle otto, per quel discorso ho già risolto,
non parliamone al telefono che il mio è sotto controllo.

E ci vestiamo come delle puttane e 
ci infiliamo nella nostra cinquecento o seicento che sia.
Rossetto rosso, come tu lo vuoi, sono sicuro che stanotte ti farò contento.

Ci hanno promesso il paradiso, 
richiesto ancora l'ultimo sforzo,
se di mezzo c'è un compromesso poi ci ritiriamo a Recco.

E ci vestiamo come delle puttane e 
ci infiliamo nella nostra cinquecento o seicento che sia.

Rossetto rosso, come tu lo vuoi sono sicuro che stanotte ti farò contento.



Gruppo musicale: Pan del diavolo

(dalla rubrica: Citarsi è un po' deprimersi)

martedì 25 febbraio 2014

Produzioni dal Basso - ABBIAMO FATTO TRENTA (pubblicità)

È uscito il secondo libro.
È un libro di poesie, trenta per l’esattezza.
Adesso potete prenotarlo, i primi centoventi non pagheranno le spese di spedizione.
Cos’altro dire, se non che nulla ti rende spoglio, vulnerabile, indifeso, aperto, reale, lucente, esteta come la poesia.
Qui sotto trovate le informazioni utili per prenotare la vostra copia.







Un libro di poesia.
Un viaggio nell'istante e nella solitudine, la capacità antica e dimenticata di scorgere passi altrui dietro gli spigoli e i sentimenti.
Gli oggetti lasciati, i gemiti della notte, un livido nascosto da più di una bugia. Un poeta del coraggio ma ancora seduto - da secoli - vicino alla prima domanda, ammanettato dai suoi precisi crimini. Così distante da lei che le ginocchia si premevano appena.
Per essere più felice devo solo stare più attento.


Titolo: ABBIAMO FATTO TRENTA

Casa editrice: EDIZIONI DEL GATTACCIO


Ecco dove ordinarlo:

http://www.produzionidalbasso.com/pdb_3444.html

venerdì 21 febbraio 2014

CITAZIONE 021 (rubrica)




Ero io su quella strada
ma tu non riuscivi a vedermi,
troppe luci fuori
ma da nessuna parte qua vicino.
Ero io su quella strada,
non riuscivi ancora a vedermi
e poi le lampade ed esplosioni;
le strade finiscono e si avvicinano,
abbiamo coperto la distanza ma non assieme.

Sono la tempesta, sono il miracolo e gli incubi luminosi
e le esplosioni improvvise,
non so cosa chiedere di più;
mi è stato dato un solo desiderio.
Riguarda te e il sole, una corsa mattutina;
la storia del mio creatore,
quel che ho e per il quale soffro.

Ho l'orecchio d'oro,
taglio e trafiggo
e cos'altro c'è?
Le strade finiscono e si avvicinano,
abbiamo coperto la distanza ma continuiamo a non farlo assieme.

Se sono la tempesta, se sono il miracolo
avrò degli incubi luminosi?
E le esplosioni improvvise?
Non c'è nessuna stanza dove posso andare
e tu hai anche dei segreti.

Non so cosa chiedere di più,

mi è stato dato un solo desiderio.



gruppo musicale: Royksopp

(dalla rubrica: citarsi è un po' deprimersi)

mercoledì 12 febbraio 2014

BREVE INTERVISTA (pubblicità)

Dunque, mi hai chiesto di poter leggere questa breve intervista che mi hanno fatto.
Eccola.
Poche parole, se non quelle scritte.


Intervista a cura di Sanja Lucic per Milanice.



What did you want to be when you were a kid?
The football coach. Just like those movies where a 10 years old boy coaching a team of adults, and win the championship. And it all seems credible.

What do you like about your personality?
The fact that I have one, good or bad it is.

Your ideal work day would be?
Without the unexpected things. Very calm day, eight hours of sheer boredom with some ordinary things to do. It would be great!

What was the happiest moment in your life?
I do not know if it is the happiest moment, however, I remember one with great pleasure: three years ago when I bought the house. My uncle and me to the notary.

Your favorite place in Milan?
One bench located in a small city park, the southern zone. I will not give you other informations otherwise I will find it occupied tomorrow.

If you had the power for a day what would you change in Milan?
The waterways would be really a great thing.

Francesco Bittasi writes…Novels, short stories, theater shows. He is a theater director who lives in Milan. He was born in November 1980. He works, pays a loan and inform herself how to fix the world. Read about it  here.


"Non datemi consigli, so sbagliare anche da solo". 
(proverbio)






mercoledì 5 febbraio 2014

SI PRESENTA DA SOLO (pubblicità)


22 settembre. La stagione delle mani in tasca.
Biologicamente fiorisco, in esatto contrasto con i piani di Madre Natura e con l’egocentrica primavera. Probabilmente in un'altra vita ero una pianta Colchicum autumnale, che ha come peculiarità di germogliare in autunno, questo sì che è andare controcorrente! 
La stagione autunnale per me è una poesia lunga tre mesi, e per apprezzarla occorre essere un po' malinconici e introversi. Non vorrei peccare di troppa sensibilità ma ci sono giorni, in orario serale, che mi emoziono a passeggiare in un viale alberato. Udirne il fruscio rasserenante, vedere le foglie secche sommergere le scarpe per poi sparpagliarsi come piccole onde dalle tonalità gialle e marroncine. Tutto questo dà i brividi! E poi dovreste vedere l'andatura da divo hollywoodiano che sfoggio con le mani in tasca; potrei far innamorare ogni donna che mi vedesse camminare in qualsiasi giorno d'ottobre. È chiaro che se vi piacciono le tavole da surf e i tatuaggi da mostrare, non avete certo le facoltà mentali per comprendere.
L'inverno gelido? La primavera allergica? L'estate afosa? Non scherziamo. Ho ancora sei assi nella manica per convincervi a pensarla come me:
1) Il clima è perfetto, non si trema dal freddo e non si suda dal caldo.
2) La collezione autunno-inverno è la migliore.
3) I cinema proiettano bei film.
4) Assapori l'aria di Natale, senza esserne stressato. 
5) Pioggia e sole si compensano.

6) Sono nato a metà novembre. 


Luca Lama




Presentazione del libro: Al punto che disturbi
Casa Editrice: Edizioni del Gattaccio: 
http://www.edizionidelgattaccio.it/eg-alpuntochedisturbi-hp.html

foto scattata al Lucignolo Café (Brugherio).