Video amatoriali, pellicole underground, audiovisivi, cortometraggi sperimentali... Nel corso di tanti viaggi compiuti in Europa e in Asia, mi è capitato più volte di imbattermi in film fuori commercio, destinati solo a un pubblico ristretto e quindi invisibili nel normale circuito di distribuzione.
Sono film che non sono mai andato a vedere di proposito, con l'intento di realizzare una qualche ricerca sul cinema, ma che in modo imprevisto e spesso casuale mi sono finiti sotto gli occhi durante i miei spostamenti fra una parte e l'altra dell'Occidente e dell'Oriente.
Di questi film, di conseguenza, non ho conservato una documentazione precisa, ma unicamente una serie di ricordi più o meno frammentari.
Sono film che non sono mai andato a vedere di proposito, con l'intento di realizzare una qualche ricerca sul cinema, ma che in modo imprevisto e spesso casuale mi sono finiti sotto gli occhi durante i miei spostamenti fra una parte e l'altra dell'Occidente e dell'Oriente.
Di questi film, di conseguenza, non ho conservato una documentazione precisa, ma unicamente una serie di ricordi più o meno frammentari.
Dovendo realizzare articoli di viaggio per le riviste che mi avevano inviato in questo o in quel luogo, ero già abbastanza impegnato a raccogliere informazioni tutto il giorno, perché mi venisse voglia di prendere ulteriori appunti anche riguardo a simili film: allorché mi capitava di vederli, finivo per considerarli come un fuori programma, estraneo all'argomento degli articoli che mi erano stati commissionati.
E di conseguenza non vi facevo caso più di tanto.
Certo, sul momento assistevo anche con molto interesse alla proiezione, poi però - gravato com'ero dal profluvio di tutte le altre notizie che durante il viaggio mi toccava registrare e riordinare - non ci pensavo più, la cosa sembrava uscirmi subito di mente.
E di conseguenza non vi facevo caso più di tanto.
Certo, sul momento assistevo anche con molto interesse alla proiezione, poi però - gravato com'ero dal profluvio di tutte le altre notizie che durante il viaggio mi toccava registrare e riordinare - non ci pensavo più, la cosa sembrava uscirmi subito di mente.
tratto da: Cineteca Eurasia ( di G. Comolli)
(dalla rubrica: Il giusto degli altri)
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