In estate da noi il caldo era talvolta insopportabile.
La calura veniva assorbita a regola d'arte dal cemento, dall'asfalto e dalle pietre, e rifranta fuori. Un paio d'alberi miseri non facevano nessuna ombra. E il vento veniva frenato dai casermoni.
Non c'erano né una piscina né una vasca per bambini. Solo una fontanella nel mezzo dello spiazzo di cemento. Lì qualche volta sguazzavamo e ci spruzzavamo. Naturalmente era vietato e presto fummo cacciati via.
La calura veniva assorbita a regola d'arte dal cemento, dall'asfalto e dalle pietre, e rifranta fuori. Un paio d'alberi miseri non facevano nessuna ombra. E il vento veniva frenato dai casermoni.
Non c'erano né una piscina né una vasca per bambini. Solo una fontanella nel mezzo dello spiazzo di cemento. Lì qualche volta sguazzavamo e ci spruzzavamo. Naturalmente era vietato e presto fummo cacciati via.
Poi venne il periodo in cui volevamo giocare con le biglie. Ma dove lo trovi un posto a Gropiusstadt nel quale si possa farlo? Non si può, infatti, giocare con le biglie sul cemento, sull'asfalto o sui prati genere "vietato l'accesso".
Nello spazio giochi neanche. Perché per le biglie ci vuole un terreno solido nel quale si possono scavare piccoli buchi.
Nello spazio giochi neanche. Perché per le biglie ci vuole un terreno solido nel quale si possono scavare piccoli buchi.
Trovammo una pista da biglie quasi ideale. Sotto gli alberi di acero che avevamo piantato da noi. Affinché gli alberelli non soffocassero sotto l'asfalto, avevamo lasciato per loro un buco tondo aperto. La superficie circolare intorno al ceppo era di terra solida, pulita e lavorata liscia col rastrello. Assolutamente l'ideale per le biglie.
Solo che ora, quando ci mettemmo a scavare le nostre piccole buche per le biglie, non solo avevamo addosso i portieri, ma anche i giardinieri. Venivamo continuamente scacciati con le più orribili minacce. Un giorno questi che ci cacciavano ebbero purtroppo una buona idea. Non pareggiavano più la terra dell'aiuola con il rastrello, ma la lanciavano tutta rivoltata.
E così si chiuse con il gioco delle biglie.
E così si chiuse con il gioco delle biglie.
tratto da: Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino (Christiane F.)
dalla rubrica: Il giusto degli altri)
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