Come il monossido di carbonio.
(La tua particella)
Questo sei per me.
Sapevo che a scuola le ore di chimica prima o poi mi sarebbero tornate utili.
E così, dopo aver sbirciato un libro di narrativa e uno di filosofia, ho trovato soluzione e poesia in un vecchio e impolverato libro di chimica.
E questa volta, la scienza che studia la composizione della materia, ai miei occhi è parsa come poesia allo stato puro.
E caro mio, te la dedico questa poesia, ogni verso è per te. La mia arte pullula e zampilla grazie a te.
Sei come il monossido di carbonio,
ovvero: un gas velenoso,
particolarmente insidioso (in quanto incolore e insapore).
La molecola che gli appartiene,
è costituita da un atomo di ossigeno (che mi prendo)
e uno di carbonio (che mi dai),
entrambi gli atomi sono legati con un triplo legame.
Legame covalente,
legame dativo, detto legame di coordinazione.
Sbilenchi, procediamo respirando questo gas,
e se dono ossigeno, mi ripaghi col gas,
velenoso, fastidioso.
Tu, mio caro,
vecchio, esausto,
monossido di carbonio.
Ecco, spero ti sia piaciuta, perché è una dedica. Per te e per ogni volta che mi hai insegnato a tossire dopo che avevi reso l'aria tra noi pesante, nociva; proprio come il monossido di carbonio.
E tu, da ora, rimarrai quello per me. E adesso che lo so, tutto appare migliore, perché ho fatto i bagagli, e li ho fatti con calma, a differenza delle altre volte, che poi con altrettanta fretta li ho disfatti, senza nemmeno mai uscire di casa. Nemmeno una volta. Ma da oggi c'è una differenza.
La differenza è questa: tu sei chimica, e io sono fisica. Simili, ma troppo distanti per comunicare.
Saluti,
la tua particella.
Luca L.
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