Incendia le farfalle meccaniche, le rose lisergiche e i nostri pochi orgasmi
e ti ricordi dei combattimenti tra i cigni finti, e delle sere a sbranarsi, delle sere a strafarsi.
Con me non devi essere niente
con me non devi essere niente.
Venere del mio intestino tenue, quando dormo guido piano, non ti preoccupare,
Venere delle nostre sterili polemiche, andremo a Londra a dimagrire.
Con me non devi essere niente
con me non devi essere niente.
E stavi diventando blu, anche tu,
i tuoi insulti, i tuoi fiori finti, le siringhe disinfettate,
coi nostri occhi di criptonite, coi nostri occhi di criptonite.
Andiamo a vedere le luci della centrale elettrica
andiamo a vedere le luci della centrale a turbogas.
E tornino a scoppiare, a ridere, le nostre madonne bulimiche
e tornino a crepare ma dal ridere le nostre madonne anoressiche.
Incendia le farfalle meccaniche, le rose lisergiche e i nostri pochi orgasmi,
ti ricordi dei combattimenti tra i cigni finti, e delle sere a sbranarsi, e delle sere a strafarsi.
Addio. Fottiti. Ma aspettami.
Addio. Fottiti. Ma aspettami.
Andiamo a vedere le luci della centrale elettrica,
andiamo a vedere i colori delle ciminiere dall'alto dei nostri elicotteri immaginari,
andiamo a dare fuoco ai tramonti e alle macchine parcheggiate male
ad assaltare ancora i cieli, a farci sconfiggere e finire sui telegiornali,
foto in bianco e nero delle nostre facce stravolte sui quotidiani locali,
andiamo a vedere i cantieri delle case popolari dai finestrini dei treni ad alta velocità,
trasformiamo questa città in un'altra cazzo di città.
Andiamo a vedere le luci della centrale elettrica,
andiamo a vedere le luci della centrale a turbogas
e tornino a scoppiare, a ridere, le nostre madonne bulimiche
e tornino a crepare ma dal ridere le nostre madonne anoressiche,
e le fotomodelle, le tue fotomodelle, le tue fottute, fotomodelle.
gruppo musicale: Le luci della centrale elettrica
(dalla rubrica: citarsi è un po' deprimersi)
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