venerdì 6 novembre 2015

QUIETE D'ESTATE (rubrica)

Quiete d'estate

1.
Il vento si riposa fra i rami
e si culla fino a stancarsi
come da feste lontane si sente
la traccia di un canto che si spegne.

La mia fortuna è andata a dormire
e ride soltanto a metà nel sogno
con guance belle e scarne
e appena un po' con le belle labbra.

Il mio amore si sdraia
nel grembo della mia canzone
e stira le sue sottili membra
e spalanca gli occhi.
Le redini dei miei versi
mi cadono dalle mani,
la mia canzone dirige le sue ali
verso la verde terra del sonno.

2.
Un sole rosso giace
nelle profondità dello stagno,
una farfalla smarrita vola
sopra salici e canne.

Tutto ciò che perse il mio cuore,
coraggio giovanile e pace infantile,
sonnecchia qui fra le canne gialle
in solitudine e in silenzio isolato.

Come un ampio rosso di sera
giace la mia vita e la mia pena
con calma come una barca oscura
sopra la quale veleggiano i miei sogni.

Sul mio animo selvaggio
è stata versata la pace;
ciò che ero e ciò che sono,
si è sciolto in un sogno.





tratto da: Poesie romantiche ( H. Hesse)

(dalla rubrica: Il giusto degli altri)

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