mercoledì 23 gennaio 2019

L'INVERNO DENTRO

L'inverno dentro;





è che mi hai ferito.
E oggi tutto scende liquido e dentro si fa pesante, non trova scudi né barriere.
è che non avresti dovuto nasconderci e nasconderti e sommergere e annaspare e affogare e andare a fondo.
Oggi saremmo migliori se tu non fossi andata a fondo.
Oggi avremmo le mani unite se non fossi balzata al volo dalla finestra;
è che ti ho ferita.
E oggi tutto diventa muro e fuori l'aria è gelida, non trova ganci e scogli;
è che non avrei dovuto scherzare e improvvisare e giocare e aprire e sorprendermi e metterti là sopra come il meglio che c'è.
Ed è questo che c'è: ché sei il meglio per me.
E cazzo.
E tutto questo parlare e scrivere e attendere e
tutto questo silenzio e leggere e correre a vuoto
mi rende stanco, e vulnerabile.

E qui si gela;


è che siamo feriti.

E adesso ci sono graffi -per difesa.
E qui si trema dal freddo;
è che siamo a pezzi.
E ora ci sono spazi vuoti dentro che non vengono riempiti in nessun modo.
Nemmeno col la "brillante" strategia del tempo, nemmeno con tutto quello che c'è.


Luca L.

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