giovedì 18 maggio 2017

CITAZIONE 074 (rubrica)



In un pomeriggio ragnatela, 
in una stanza piena di vuoto,
da una freeway confesso che mi persi nelle pagine 
di un libro pieno di morte,
leggendo come noi moriamo soli
e se siamo buoni ci è permesso giacere
ovunque vogliamo.

Io ardo di essere nella tua casa,
stanza dopo stanza pazientemente
ti aspetterò là, come una pietra
ti aspetterò là, da solo.

Sul mio letto di morte pregherò 
gli dei e gli angeli, come un pagano, 
tutti quelli che mi condurranno in paradiso, 
in un luogo che rievoco,
ero là tanto tempo fa, 
il cielo era terso e il vino era insanguinato,
e là mi conducevi.

Io ardo di essere nella tua casa,
stanza dopo stanza pazientemente
ti aspetterò là, come una pietra
ti aspetterò là, da solo.

E ancora leggo. 
finché il giorno è andato
e mi siedo nei ricordi di tutte le cose che ho fatto,
di quello che ho fatto di buono e quello che ho sbagliato,
nei sogni fino alla morte,
io vagherò.


gruppo musicale: Audioslave

(dalla rubrica: Citarsi è un po' deprimersi)

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