giovedì 10 dicembre 2015

HO PENSATO DI ESSERE SCONTATA

Ho pensato di essere scontata e fraintendibile.
Mi sono preparata così a lungo da non lasciare spazio agli imprevisti.
Immagino che sia giusto così: alzare i tacchi e tanti saluti. 
Senza voltarsi dopo tre passi, senza troppi sentimentalisti da soap opera. Voglio credere che sia giusto così e godermi il meritato sollievo.
Forse era da fare prima. 
In tanti spingevano verso quella direzione. Eppure sono riuscita a far passare anni e anni come se fossero una manciata di minuti. 
Ho atteso. 
Anche quando correvo, in realtà stavo ferma, rafferma. Prendevo tempo, devi sapere che sono molto abile a far scorrere le ore senza annoiarmi.
Devo ammettere che ormai è da un bel po' che ho immaginato questo momento, eppure quando è accaduto, credevo di essere maggiormente preparata. 
Non è stato difficile, nessun colpo di scena, solo il lento strascico di una decisione presa da tempo, e che tu, in cuor tuo,  sapevi benissimo che prima o poi sarebbe arrivata.
Ho pensato di essere scontata e fraintendibile.
Allora ho preparato al meglio ogni minimo dettaglio, cercando di non dare spazio a equivoci e di non generare sensi di colpa e/o ripensamenti. Puntavo a esser chiara e convincente. 
E così è stato. 
Per fortuna hai capito subito e hai reso questo addio molto semplice e rapido.
Poi lo sappiamo entrambi che il problema non è adesso, non è la lettera che ti ho lasciato sul tavolo. Le armature sono per dopo, e il dopo non si sa mai quanto è dopo.
Il colpo non provoca dolore, sono le ferite che fanno piangere, sono i lividi che ti ricordano che ci vorranno un po' di mesi per ritornare a sorridere; a leggere un libro senza distrarsi e a guardare un film senza mettere in pausa.
Ho pensato di essere scontata e fraintendibile.
Così, tanto per non impegnarmi più di tanto. Ho preferito essere diretta e schietta.
"Fa più male a me che a te, davvero". 
Quando te l'ho sentito dire avrei voluto insultarti per un giorno intero. 
E poi è successo che è capitato a me. E quindi ho cominciato  a rimuginare su quella frase, come se fosse mia.





L. L.

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