mercoledì 20 febbraio 2019

CERTE VOLTE TI SVEGLI E... (rubrica)

Certe volte ti svegli e hai bisogno di chiedere dove sei.
Quello che Tyler aveva creato era l’ombra di una mano gigante. 



Ora le dita erano da Nosferatu, tanto erano lunghe, e il pollice era troppo corto, ma lui mi ha spiegato come alla quattro e mezzo in punto la mano era perfetta. 
L’ombra di una mano gigante era perfetta per un solo minuto e per un minuto perfetto Tyler si era seduto nel palmo di una perfezione che lui stesso aveva creato.
Ti svegli e non sei da nessuna parte.
Un minuto era abbastanza, ha detto Tyler, c’era da lavorare duro per ottenerlo, ma un minuto di perfezione valeva la fatica. 
Un momento era il massimo che ci si poteva aspettare dalla perfezione.
Ti svegli e tanto basta.
Si chiamava Tyler Durden ed era un proiezionista iscritto al sindacato ed era un cameriere di banchetti all’albergo, giù in centro, e mi ha dato il suo numero di telefono.
È così che ho conosciuto Tyler.


tratto da: Fight club (di Chuck Palahniuk)

(dalla rubrica: Il giusto degli altri)

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