martedì 15 maggio 2018

CITAZIONE 094 (rubrica)



Nel momento in cui mi prendi per mano,
nel momento in cui ti scrivi il mio numero,
nel momento in cui arrivano le bevande,
nel momento in cui suonano la tua canzone preferita,
nel momento in cui il tuo cattivo umore svanisce.

Non sei più tesa come una corda
prima che tu ne abbia abbastanza
torni indietro e metti tutto a fuoco ancora una volta.

I muri perdono la propria forma,
tu sorridi come lo Stregatto,
intorno tutto è sfocato,
questo posto è una missione,
prima il gufo notturno,
prima i rumori degli animali,
telecamere a circuito chiuso.

Prima che tu cada in letargo,
prima che tu fugga lontano da me,
prima che tu ti perda nel rumore
il ritmo gira e rigira,
il ritmo gira e rigira
e io non sono mai riuscito ad arrivarci,
ho solo finto di esserci riuscito.
Qual è il punto degli strumenti?
Le parole sono come un fucile a canne mozze.

Dai, dì tutto!
Dai, dì tutto!
Dai, dì tutto!
Dai, dì tutto!

Prima che tu fugga lontano da me,
prima che tu inizi a rivelarti,
prima che tu prenda il mio microfono,
nel momento in cui balli, balli, balli.

I pezzi del puzzle cadono dappertutto,
non c'è niente da spiegare,
loro si osservano a vicenda mentre tu passi.
Lei guarda indietro, tu guardi indietro,
non solo una volta,
non solo due volte.
Ignora l'incubo,
ignora l'incubo.
Hai una luce che ti illumina alle spalle,
hai una luce che ti illumina alle spalle.
I pezzi del puzzle cadono dappertutto.


gruppo musicale: Radiohead


(dalla rubrica: Citarsi è un po' deprimersi)

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