martedì 5 luglio 2016

NESSUN RANCORE

Nessun rancore.
Credimi.
Va proprio bene così e, se mi permetto: è giusto così.
Senza dubbio, giustizia è stata fatta.
E anche se siamo distanti e non ci incrociamo neanche per caso, devo dire che mi va bene così: e ti voglio bene ugualmente. Anche se il bene non è più espandibile né condivisibile. È chiuso in un barattolo un po' impolverato, ma è pur sempre del bene.
Ho parlato di te e di noi con chiunque mi passasse a tiro: ho raccolto un mucchio di pareri (contrastanti) tra loro. Ma un'opinione l'ho trovata molto calzante, ed è questa:

È normale il suo comportamento. È inevitabile.
Quando una persona ha passato molto tempo a emulare un'altra persona, alla fine del rapporto proverà rancore e, se prima ogni frase pronunciata da te veniva presa, ripetuta e incorniciata; a rapporto concluso: è ineluttabile che qualsiasi cosa dirai/farai sarà dal suo punto di vista errata.
E non perderà la minima occasione per contrastarti, per essere in disaccordo.
Per qualsiasi cosa, qualsiasi proprio. È normale.
Ma non lo farà con cattiveria e dovrai accettarlo, non essendo più il suo punto di riferimento.
Se gli vuoi bene, devi accettare questa sua nuova (e oramai conclusiva) fase.
"Certo che gliene voglio."
Hai presente quando un adolescente fa tutto l'opposto di quello che gli dicono i genitori? Ecco, il processo è simile, soprattutto in età avanzata.
È soltanto un cambio di punto di riferimento. Sarà capitato anche a te di essere al suo posto e fotocopiare parole o modi di fare di altre persone.
"Sì sì, mi è già capitato. Anche più di una volta, con persone che mi hanno fatto crescere."
Ecco, adesso tocca a te.
Pensa a tutti i punti di riferimento che hai avuto nella tua vita...
Ebbene, non è difficile credere che anche tu possa essere (o essere stato) un punto di riferimento per qualcun altro.
Per cui, credimi, non prenderla sul personale, mai. È molto importante non prenderla sul personale.
Prendi la sua emulazione come attestato di stima.
E prendi adesso queste sue critiche gratuite come la fine di qualcosa che comunque non poteva durare per sempre, per varie ragioni; piuttosto ovvie da quello che mi racconti.
La questione più importante è questa:

In verità non critica realmente te, ma il suo ruolo che ha avuto rispetto a te.
La sua distanza è dalla dinamica con te, non da te. 
Ripeto: non prenderla sul personale. 
Perché non serve mai prenderla sul personale.




Chiaro. Tutto abbastanza chiaro.
Curioso.
Chissà se poi è realmente così?!
Non saprei, però mi affascinano un sacco i punti di vista diversi dai miei.
Cioè, le mie impressioni non le trovo così tanto interessanti da scriverle su un blog.
Ma le tue di impressioni sì.
Prendila come un attestato di stima incondizionato.
E grazie per le tua frase, che è splendida, come te.


Luca L.


Nessun commento:

Posta un commento