martedì 4 novembre 2014

LA VITA TI SORRIDE, MA ALLE SPALLE (spot)


Davvero non ti chiedo altro: sparisci. 
Ehi, non nel senso che domani non ti trovano più i tuoi genitori, i parenti si allarmano, gli amici piangono e i conoscenti si disperano. E poi interviene la polizia e il telegiornale parlerà di te e si penserà a un rapimento di qualche banda di malviventi professionisti o a qualche banda improvvisata e quindi più pericolosa. Oppure a un rapimento degli alieni. Magari il tuo vicino di casa avanzerà l’ipotesi di un tuo volontario allontanamento perché qualche giorno fa gli hai detto in ascensore che ti sentivi un pochino depressa.  
No no, non mi auguro niente di tutto questo, giurin giuretta. Però: sparisci. Sul serio. Niente scherzi. Perché non lo fai?! No perché poi diventa ossessione, e mica mi piace. Che poi uno sembra non uscirne più e affiorano tutte quelle paturnie che ti fanno dire a notte inoltrata “Un altro giro, offro io”. 
Intendo che un bel giorno... Puf! E non ci sei più. Ti levi di mezzo dai miei pensieri, e non ci riappari nemmeno per errore, neanche per caso, neppure per fatalità. No. Proprio no. 
Ti alzi (se sei seduta) e te ne vai senza troppi se e ma. Perché qui non posso passare il tempo a contare i tuoi passi e gesti e mezze frasi, e che forse quella volta pensavi che, e probabilmente quello sguardo sotto sotto nascondeva che. No. Enne. O. 
Chiaro? Capisci? Intendi? E poi, chiariamoci, non vale fare comparsate mentre sogno, smettiamola subito. 
Regola n° 2: è severamente vietato apparire nei sogni dell’altro. Sia nei sogni che finiscono bene e quindi poi uno si sveglia già afflitto; sia i sogni che finiscono male e quindi poi uno si sveglia già addolorato. Per non parlare dei sogni che non finiscono e quindi uno si sveglia già echecazzo. No. Enne. O. Comprendi? Afferri? Recepisci? Ma tu no. Ti ostini a lasciare l’impronta, la traccia, la scia; perfino a tua insaputa. 
Facciamo che da oggi (vale anche domani, poi basta però) è come se non ci fossi più nei miei giorni. Come se vivessimo su due universi paralleli. Ecco. Ci provo. Questa volta vale per tutte. E’ l’ultima dell’ultimissima. 
Sparisci. Sparisci. Sparisci. Chiudo gli occhi. Incrocio le dita. Dai che forse stavolta…


La vita ti sorride, ma alle spalle

Progetto teatrale a cura di: Francesco Bittasi, Armando Meroni e Salvatore Zeno
Scritto daFrancesco Bittasi, Armando Meroni, Salvatore Zeno e Alessandra Lanza.
Con: Claudia Cataldo, Adriano Cavicchia, Martina Gentilino, Alessandra Lanza, Francesco Lombardo, Nicoletta Marrini, Jacopo Odoni, Laura Tombini e Irene Venditti.

Qui potete gustarvi il trailer

http://vimeo.com/109379623


video a cura di: Marco Scotuzzi




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