mercoledì 19 settembre 2012

IN VITE COME QUESTE RIPAGHIAMO IL TEMPO...


In vite come queste ripaghiamo il tempo che ci hanno regalato gli Dèi con i nostri corpi a ventaglio, invocando il piacere di sovrastare i nostri sensi. 
Peccatori puri, fabbricanti di specchi. 
Non possiamo perderci di vista finché siamo i nostri bersagli. 
La pistola d’acqua è la nostra miseria; lenzuola bagnate navigano nel loro godere, si può affogare o morire d’asma. 
Il corvo è sul davanzale e ci spia dalla finestra socchiusa, multa la nostra marcia funebre; gloria ai nostri corpi beatificati, si arrampicano e si stringono tra sei corde di crimini votate al rapimento. 
Cola saliva dagli occhi, massaggio alle tempie… ricordo di un futuro.



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